BIRRA E PRIMI PIATTI

- BIRRA E PRIMI PIATTI

SECONDA PARTE

Prosegue il nostro percorso sugli abbinamenti di alcuni primi piatti con le birre artigianali. E' la volta di due ingredienti che mi piacciono particolarmente, gli gnocchi e il Gorgonzola. Buona lettura.

Gnocchi di patate viola

Per accontentare i palati più esigenti ecco un bel piatto di gnocchi di patate viola, scelti per la consistenza farinosa e, si dice, non molto calorici. A sostenerli però una vellutata di piselli e una crema di gorgonzola. Preparazione molto semplice perché si fa il solito soffritto di cipolla dolce con olio evo e si uniscono i piselli, all’occorrenza si aggiunge un po’ di brodo di carne, e si cuociono fino a quando si raggiunge la consistenza di una zuppa; intanto a parte si scioglie una noce di burro in un po’ di latte e si aggiunge il gorgonzola fino a renderlo cremoso; per impiattare partire dalla vellutata di piselli, poi gli gnocchi, infine aggiungere la crema di gorgonzola e qualche strisciolina di speck croccante. Piatto ricco mi ci ficco.

I piselli regalano spunti piuttosto dolci e freschi, gli gnocchi rendono il piatto per così dire “ciccione”, ma a farla da padrone è la crema al gorgonzola, con note grasse e leggermente pungenti, lo speck, qui solo di guarnizione, contribuisce comunque alla nota aromatica e leggermente affumicata.

Un piatto di “semplici” gnocchi ma molto ricco dove troviamo note dominanti grasse e sostanziose, una parte dolce dei piselli e una terrosa degli gnocchi, e poi il leggero affumicato dello speck abbrustolito.

Per accompagnare degnamente questa pietanza è necessaria una birra che pulisca il palato, sia accompagnata da note maltate, leggermente tostate e caramellate.

Sto pensando per esempio ad una Flemish Red Ale come la Duchesse de Bourgogne, originaria del Belgio, prodotta tradizionalmente nelle Fiandre fiamminghe. E’ un blend di una birra giovane (8 mesi) con una più vecchia (18 mesi) e poi lasciata maturare in botti di rovere.  Ha un bel colore bruno tendente al rubino, abbastanza limpida ma che può scurirsi  se lasciata invecchiare, con una schiuma color crema che tende a svanire lentamente. Al naso spicca un aroma acetico e di legno, complesso ed intrigante. In bocca ha un percorso lungo, dapprima fa capolino il dolce, poi il fruttato, quindi la parte caramellosa del malto, con un retrogusto di agrodolce, finisce abbastanza secca.

E’ una birra che invecchiando perde la ruvidezza dell’acetico e tende ad ammorbidirsi. Io la preferisco in questa versione ed infatti accompagna egregiamente il piatto di gnocchi, pulendo bene il palato con la leggera frizzantezza e la lieve acidità senza impattare troppo. Le note maltate dolci ben si  integrano con la parte di legumi e di farina, quelle caramellate con lo speck.

Questo articolo, da me scritto, è già apparso sul blog "My Personal Beer Corner" di Guido Palazzo.